Come si crea o, meglio, come creo le fotografie dei miei progetti personali? Capitolo II dedicato al sopralluogoed alle idee che ne possono scaturire. Se non hai ancora letto il primo capitolo dedicato all ricerca ed analisi clicca qui e magicamente farai un salto indietro nel tempo.
Il sopralluogo é una delle fasi chiave di un qualsiasi servizio fotografico se realizzato in esterna o comunque non nel proprio studio. Oltre ad aiutare a prendere in considerazione e risolvere in anticipo eventuali problemi, trovarsi giorni prima del servizio sul luogo in cui si scatteranno le foto può essere di forte ispirazione per il concept, per il genere di illuminazione che si andrà a ricreare e sfruttare, ma anche per “entrare” in prima persona nella storia che si vuole raccontare. Nulla come la fisicità di un luogo può stimolare i nostri sensi, suggerendo soluzioni e vie da percorrere. Un luogo può travolgerci come la musica e letteralmente guidare il fotografo verso l’immagine che sta cercando.
La luce
Da un punto di vista puramente tecnico, il sopralluogo detta anche le regole d’ingaggio. Il fotografo deve valutare ad esempio se sfruttare la sola luce ambiente, se abbracciarla ed enfatizzarla con luce artificiale o se annullarla e sostituirla con qualcosa che ritiene più idoneo.
Sfruttare la sola luce ambiente a volte implica effettuare delle scelte d’orario: quel raggio di sole che attraversa quell’unica finestra é particolarmente “narrativo” alle 18 di sera, ma solo d’estate…
Se decido di lavorare con quei neon sopra il tavolo, che però mi lasciano eccessivamente sottoesposte le spalle del mio soggetto, allora forse devo aggiungere un flash con relativo gel per uniformare la temperatura. Si, ma il flash nudo e crudo o dentro ad un modellatore? E quale?
Il numero di domande da porsi, a cui può arrivare un fotografo, é a volte devastante quindi ad un certo punto (quantomeno io) ci si deve fermare, tornare alle basi e semplificare. Oppure darci dentro con schemi di luce super complessi; del resto Rome wasn’t built in a day.
Ma oltre al tipo di luce, ci sono considerazioni sull’angolo di ripresa, su oggetti da rimuovere dall’inquadratura, cose da modificare, ricostruire o semplicemente adattare giusto quel pelo che però regalerà quel “quid” a cui non tutti avrebbero pensato.
Gli scatti
Qualche sera fa ho quindi fatto un sopralluogo e discusso con Alberto su che genere di immagini vorrei creare. Mi frullano per la testa due scatti ancora parzialmente sfuocati: il primo, non proprio campo lungo, in cui si veda Valentina intenta a lavorare sul motore di un camion Dodge e sullo sfondo accenni dell’officina.
Lo sfondo é importante perché sottolinea il [ dove ], contestualizza maggiormente il contenuto della fotografia e quindi narra con maggior efficacia la storia che voglio raccontare.
Inserire un elemento così eloquente implica dover tenere conto della sua illuminazione. Gira che ti rigira si parla sempre di luce ed ammetto di esserne abbastanza ossessionato.
Nell’officina di Alberto la luce non é delle peggiori, anzi direi che forse ha un po’ di carattere ma forse non a sufficienza quindi non la annullerò ma cercherò di seguirne la logica plasmandola in modo più efficace da un punto di vista narrativo.
Il secondo prevede Valentina al banco di lavoro; uno scatto più intimo, con luce raccolta e che abbia “volume”, tridimensionalità.
Abbiamo parlato di fiamme ossidriche e smerigli scartando i secondi e cercando soluzioni per le prime. Come ho già scritto, l’accuratezza storica é importante e dato che Alberto non possiede tutti gli strumenti dell’epoca, dovremo ingegnarci con delle soluzioni strategiche. Sicuramente farò il possibile per avere un elemento che doni “dinamicità” alla scena potenzialmente troppo posata e statica.
Sognando
Entro quindi in quella che chiamo la “fase dei sogni” in cui la mia mente vaga in questa foresta di informazioni che si stanno accumulando. So già che improvvisamente, magari fermo ad un semaforo o con una padella in mano tentando (in vano) di cucinare qualcosa di decente per mia figlia, mi si presenterà davanti agli occhi la foto che sto cercando. Tutto sarà chiaro ed ogni elemento al proprio posto.
Il sopralluogo deve quindi rispondere a tutta una serie di domande così come ne deve porre di nuove e le domande che mi pone ora riguardano la luce, tema del prossimo post.